Las musas encantadoras

Museo del Mar, Castillo Fortaleza,

Plaza Sacramento, 11, Santa Pola – Alicante (SP)
13 luglio – 10 settembre 2024
Ingresso libero e gratuito
A cura di: Agarte – Fucina delle Arti, Divulgarti e Museo del Mar
Testi critici: Alessandro Giansanti, Loredana Trestin e Valerio Venneri
Col patrocinio di: Comune e Pro loco di Presicce-Acquarica

Mostra collettiva d’arte contemporanea internazionale e multidisciplinare di 25 artisti provenienti da tutto il mondo ed esposti all’interno del polo museale del Museo del Mar sito in Santa Pola (Spagna).

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L’evento propone una selezione di lavori scelti dai curatori Alessandro Giansanti, Loredana Trestin e Valeriano Venneri: Amomì, Susan Biasca Gil, Claudia Büchner-Thron, Valente Cancogni, Lluí Carbó, Maria Daloiso, Francesca De Angelis, Daniele De Luca, Antonella Iris De Pascale, Svit Desse, Martina di Russo, Elso, Lucrezia Giacometti, Connie Garcia Sainz, Giuseppina Irene Groccia-Grigro, Kannamuris, Stephie Müller, Lucia Novelli, Nikita Pelizon, Fabio Pini, Jacqueline Poitevin, Brenda R. Fernández, Mariella Rinaldi, Matteo Tomaselli 

Il comunicato:

Le Muse, nell’antica Grecia, erano le figlie di Zeus, ognuna delle nove sorelle custodiva la cultura e le arti, inoltre grazie al loro canto permettevano ai grandi avvenimenti di essere tramandati alle generazioni future. Le varie arti esistenti come la musica, la tragedia, il coro, la poesia. Vivevano in vari luoghi, però il Monte, per eccellenza che si associa alle Muse è il Parnaso.

Le Muse erano Calliope, che simboleggia la poesia epica invocata dai grandi poeti e scrittori all’inizio dei loro poemi e poesie. Clio la musa della Storia. Euterpe simbolo della poesia lirica, Erato della poesia corale e amorosa, Melpomene musa della Tragedia, Polimnia musa degli inni religiosi e dell’oratoria, Talia, lo stesso nome di una delle tre Grazie musa della Commedia, Tersicore Musa della Danza, e Urania musa dell’Astronomia. La loro funzione era ispirare, dare l’ispirazione agli artisti, poeti, coreografi, a coloro che componevano musiche, creavano tragedia e commedie.

Sotto una foto della presentazione.

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L’esposizione collettiva, Le Muse Incantevoli, che si svolge nel prestigioso spazio espositivo del Museo del Mar di Santa Pola, in Spagna, mostra l’evoluzione che artisti di arte contemporanea attuale hanno fatto della figura ispiratrice della Musa. Nel corso delle epoche artistiche, molti maestri identificano in una persona fisica, quasi sempre al femminile la loro fonte ispirativa e creativa. Emblematico è l’esempio di Simonetta Vespucci Musa Ispiratrice di Sandro Botticelli.

Nell’esposizione le Muse Incantevoli, gli artisti ci propongono letture molto differenti e suggestive, legate più a valori e problematiche del nostro tempo. La provocazione, l’emancipazione, la rivendicazione di diritti che dovrebbero essere ampiamente acquisiti si sostituiscono alla poesia, alla letteratura alle arti dell’antichità. I colori, le composizioni diventano più incisive e coinvolgenti, soprattutto perché il messaggio che si vuole mandare ha una valenza legata ad una contemporaneità più complessa. I simboli, ricordiamo che ogni Musa dell’antichità ha un elemento che la identifica, nell’attualità assumono significati differenti così come gli indumenti diventano un tratto distintivo di rivendicazioni epocali e necessarie. La figura della Musa, in passato, è stata messa in relazione al concetto di femminilità.

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